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lunedì 25 febbraio 2013

Sfogo Post Spoglio Elettorale

Credo ci sia bisogno di una Ri-Educazione Civica e di un corso su come individuare le promesse attuabili da quelle non attuabili.
Non sono tanto gli Italiani che votano il Movimento 5 Stelle ad aver bisogno di questa ri-educazione. Il voto al M5S è comprensibile sotto vari aspetti. Ad esempio lo si può votare perché si è affascinati dal nuovo (anche se questo è pericoloso), lo si può votare per protesta verso i partiti che non cambiano e che sono fermi su proposte trite e ritrite (laciandosi trascinare dalla massa), ancora, lo si può votare perché si sta provando effettivamente a portare un cambiamento nel nostro paese e, spero, che lo si possa votare perché ne si approva il programma.
Ad aver bisogno di rieducazione non sono gli Italiani che hanno deciso di non votare PD (in un ex sistema bipolare questo è l'alternativa al governo precedente). Dopotutto il PD fa finta di essere un baluardo di rettitudine, fa finta di rinnovarsi, fa finta di essere un partito unito, ma, sopratutto, nei 20 anni di male-governo non ha fatto opposizione con proposte reali ma solo opposizione Ad-persona. Almeno il PD ha tentato di rendersi più democratico con le primarie, ha provato a far campagna elettorale basandosi sui fatti, non raccontando molte favole e presentando proposte attuabili (anche se di numeri ne ha dati pochi). Evidentemente non è riuscito a convincere di essere una valida alternativa.
Gli Italiani che hanno bisogno di essere Ri-Educati sono le persone che votano il PDL di Berlusconi. Si noti bene, ho detto il PDL di Berlusconi. Difatti non sarei così contrariato con chi vota PDL se questo fosse un partito di destra liberale normale. Un partito democratico con posizioni attuabili e comprensibili. Un movimento che appoggia (come dice il suo nome) le libertà Economiche, Individuali e Civili. Ma così non è. Questo partito si basa solamente sulla figura del suo Leader che dopo 20 anni di male-governo ha rovinato l'Italia. Colpevole di aver governato solo per il proprio tornaconto, di aver fatto leggi per favorire la propria persona e quella degli altri baronetti come lui. Colpevole di aver rovinato la reputazione intenzionale dell'Italia (Chiedetevi perché la Francia, che è in una situazione molto simile all'Italia, continui a godere della fiducia dei mercati mentre noi no). Evidentemente le persone che hanno rivotato per Berlusconi hanno una memoria cortissima e tendono ad essere creduloni, non distinguendo tra promesse realizzabili e promesse fantomatiche. Certo non tutti. Molti lo votano per proprio tornaconto, o con il preciso intento di rendere ingovernabile questo paese. Sono anche convinto (lo spero) che molti votino PDL convinti dell'anima liberale del partito (ma a loro dico: “Toglietevi i paraocchi”). Purtroppo queste persone hanno pochissima capacità di ragionare in maniera civica, provando a ragionare sui fatti reali e su cosa possa essere meglio per il paese in cui abitano. Essi si fanno abbindolare dalle promesse, dagli slogan e dai lustrini. Credo che questa sia l'unica spiegazione in grado di illustrare perché Mr B. goda ancora di così tanti consensi.
Certo la ri-Educazione non sarebbe da attuare solo per gli Italiani, ma anche per molti Politici (quasi tutti a dire il vero). Purtroppo attuare questa Ri-Educazione richiede del tempo, e per noi ormai il tempo è scaduto.
Diamo il benvenuto alla Troika!!

Se avete un commento,  un suggerimento o un'opinione diversa sieti liberi di farmela sapere commentando qui sotto.

domenica 24 febbraio 2013

E così hai deciso che non vai a votare?

E così hai deciso che non vai a votare? Hai deciso che oggi te ne starai a casa?
Prima di decidere definitivamente ti prego, leggi questa lettera dedicata a tutti quelli che come te, hanno deciso di non votare.

Scommetto che in molti ti hanno descritto i motivi per cui votare è importante. Potrebbero averti detto che il voto è un tuo diritto e un tuo dovere. Ti avranno sicuramente detto che dare per scontata la possibilità di eleggere i propri governanti è uno dei privilegi per il quale i tuoi antenati hanno dovuto lottare (a volte anche con spargimenti di sangue). Ci sono state rivoluzioni per liberare le persone dalle catene della servitù, della schiavitù e per dare a tutti la possibilità di partecipare alla vita comune senza distinzione di sorta. Non andando a votare stai dicendo che preferiresti tornare ad essere un suddito. Stando a casa dimostri che non ti interessa esprimere la tua opinione.

In realtà, poter andare a votare è molto più di un diritto acquisto. È molto di più di un diritto da esercitare per dovere/rispetto di chi ha combattuto per il suo ottenimento. Attraverso il voto tu esprimi la tua volontà e la tua visione di quello che vuoi per il futuro del nostro paese. Anche se hai deciso di non andare a votare, una visione di come vorresti fosse l'Italia dei prossimi anni dovrai pur averla (in caso contrario mi preoccuperei molto). Per questo è importante che tu voti, per contribuire alla creazione di quel futuro, del tuo futuro. Certo, da soli è impossibile, per questo esistono i partiti. Scegliere il partito che si avvicina di più alla tua visione è un modo per costruire il futuro desiderato. È impossibile trovare un partito che rispecchi in tutto e per tutto la visione, cosi come è impossibile trovare un fidanzato o una fidanzata con cui non si litiga mai. Per questo è necessario informarsi, e fare una scelta ragionata basandosi sia sulle proprie convinzioni che sul programma proposto. Non andando a votare perdi la possibilità di veder nascere l'Italia che vuoi. Stando a casa stai dicendo che del tuo futuro non ti importa niente.

Magari hai deciso che non vuoi votare perché credi che “i politici sono tutti uguali”, che non cambia molto per chi voti alla fine le cose non cambiano. Ebbene non tutti i politici sono uguali. Vero, con questa legge elettorale puoi fare molto poco per scegliere le persone che vorresti ci governassero. Allo stesso tempo con il tuo voto hai il potere di decidere quale gruppo di persone premiare o punire. Scegliendo di non scegliere avvantaggi i politici che “fanno quello che vogliono” perché in un modo o in un altro riescono a farcela; a maggior ragione se ci sono meno persone che votano. Non andando a votare perdi la possibilità di scegliere le persone che ritieni degne di fiducia per governarti. Stando a casa dai carta bianca ai politici che non approvi.

Hai deciso che non vuoi andare a votare perchè sei talmente disgustato dalla politica che credi che votare non abbia senso. Ebbene, io ti dico che votare ha senso anche se annulli la tua scheda (votare scheda bianca ti fa correre il rischio che qualcuno voti al posto tuo). Il risultato che ottiene stando a casa e annullando la scheda è sostanzialente lo stesso, se non fosse che annullando la scheda hai attivamente deciso di esercitare il tuo diritto. Le schede nulle (e quelle bianche) pur non contribuendo a modificare le percentuali di voto (e quindi della divisione dei seggi), vengono contate e danno un segnale importante alla classe politica che viene in questo modo attivamente delegittimata. Scegliendo di non andare a votare non segnali un  malcontento ma riveli pigrizia, inoltre, perdi anche la legittimazione a lamentarti perchè le cose non vanno.  Non andando a votare dimosti che ti meriti qualsiasi decisione venga presa. Stando a casa dimostri che cose non vanno perchè tu sei pigro .
Infine, vorrei portare la tua attenzione su un piccolo particolare. Scommetto che anche te sei indignato per gli sprechi che la politica ha realizzato in questi anni. Ma lo sai che le Elezioni costano quasi 400 milioni di Euro? Soldi che indirettamente hai pagato anche te. Soldi per una volta sono stati spesi anche per te. Non andando a votare stai sprecando i soldi delle tue tasse. Stando a casa stai sprecando il denaro pubblico.

Questo era tutto quello che volevo dirti. Che dici, sono riuscito a convincerti a non stare a casa e ad andare a Votare?

(se ti ho convinto o se ti è piaciuta questa lettera ti prego fammelo sapere con un commento.
Sentiti libero di condividere questa lettera con i tuoi amici\parenti\animali)



Links:

Guida per gli indecisi:

Quanto costano le elezioni:

mercoledì 20 febbraio 2013

Per gli Indecisi: Istruzioni di Voto


Tra pochi giorni ci saranno le elezioni, a quanto pare queste saranno le Elezioni, con la E maiuscola, in quanto dovrebbero cambiare l'Italia. Eppure ci sono ancora un sacco di persone che, come me, sono indecise su chi votare. Con questo post spero di aiutare questi indecisi a trovare il modo per farsi un idea dell'attuale offerta politica e di aiutarli ad orientarsi cercando di trovare il modo di votare il partito che maggiormente si avvicina all'idea di quello che vorremmo per la nostra Italia. Questi strumenti altro non sono che siti internet, che se usati nel modo giusto possono essere di grande aiuto.

Prima di cominciare, vorrei fare un'osservazione. Ammiro le persone indecise, quelle che non sanno chi votare, questo perché credo che l'indecisione sia frutto di una vera e propria riflessione sul futuro del nostro paese e sulle persone che vorremmo ci rappresentassero. Essere indecisi significa aver deciso di andare a votare, di esercitare la propria cittadinanza in modo attivo.  Essere disorientati da questa offerta politica è normale. Siamo bombardati da promesse, non si capisce chi sia alleato con chi e viene detto tutto e il contrario di tutto nel giro di poche ore. Essere indecisi significa che si sta valutando varie ipotesi e questo,è il metodo giusto per votare. Si valuta e si decide sulle proposte offerte, non si vota a scatola chiusa solo perché storicamente si è sempre votato un dato partito o solo perché ideologicamente siamo affini a quel partito. Certo l'ideologia e i valori espressi da un partito sono importanti, essi sono l'impronta e la guida che il partito dovrebbe seguire nell'attuare le proprie politiche. Ma credo l'ideologia e i valori non siano abbastanza, bisogna essere anche concreti e proporre soluzioni attuabili e non utopiche.

Tornando all'argomento principale, come dicevo essere indecisi potrebbe significare che si sta valutando diverse ipotesi, ma prima ancora di vagliare queste ipotesi bisogna conoscere quali sono. Bisogna sapere quali sono i partiti che possiamo votare e quali sono i loro programmi. Leggere i programmi è l'unico modo per sapere esattamente cosa propone un partito. Il programma vale molto di più di quello che viene promesso durante i comizi o durante le interviste alla tv. Questo perché il programma è un qualcosa che resta, che può essere consultato anche dopo le elezioni, le promesse e dichiarazioni no...come dicevano i latini Verba volant, scripta manent (anche se sono videoregistrate).
Ma in una situazione come quella odierna, dove i partiti si sono moltiplicati e dove non si sa neppure esattamente quanti siano, come facciamo ad orientarci? In questa missione impossibile ci viene in contro lo stato, o meglio, il ministero dell'interno. Difatti nel suo sito è stata istituita una pagina speciale contenente la lista di tutti i partiti che saranno presenti alle elezioni, le coalizioni che formano e i loro programmi. Questo sito è utile anche per vedere chi possiamo votare e chi stiamo votando a seconda della regione nella quale ci troviamo.
 
Certo passare tutti i partiti e leggere tutti i programmi, benché sia il modo migliore per farsi un idea è per valutare quale partito sia veramente affine a noi, è un lavoro molto lungo e noioso...e credo che nessuno lo abbia mai fatto veramente. Per fortuna non siamo dei deficienti, sappiamo benissimo all'incirca quali partiti orbitano nella nostra area ideologica. E questo è il momento giusto per farsi guidare da questa nostra "bussola morale" per leggere i programmi dei partiti rappresentante l'aera più affine a noi. Purtroppo ci sono molti nuovi partiti e movimenti che sono difficilmente classificabili o che sono nuovi e che non conosciamo. Anche in questo caso internet ci da una mano. Esiste un sito, creato dall'associazione openpolis dove attraverso una serie di domande veniamo aiutati a posizionarci tra i vari partiti, ne ho parlato in precedenza in questo post. Utilizzando questo test per vedere quali sono i partiti a noi più vicini risparmiamo tempo nella ricerca e potremmo circoscrivere la lettura dei programmi a quelle a noi più vicini. Se poi vogliamo vedere in sinstesi le posizioni dei vari partiti su una serie di argomenti queste infografiche saranno utilissime.

Una volta individuato la nostra area e letto i programmi vorremmo voler valutare l'effettiva applicabilità delle proposte, oppure valutare la veridicità o meno delle affermazioni fatte dai rappresentanti del partito scelto. Per valutare il primo caso, ovvero l'impatto e l'applicabilità dei programmi proposti (e con una minima conoscenza dell'inglese di alcuni termini economici), potremmo consultare questo studio commissionato dal corriere della sera ed elaborato da Oxford Economics. Se non si avesse voglia di leggerlo tutto, o non si capisse bene cosa significano tutti quei grafici e numeri, potremmo leggere la sintesi che ne fa il corriere stesso. Per quanto riguarda la veridicità o meno delle affermazioni e quindi anche delle proposte fatte dai candidati, un sito molto utile è Pagella Politica. Trovo molto interessante la pagina dedicata ai vari politici dove viene misurata la tendenza a dire la verità o a dire panzane pazzesche in relazione alla statura del politico. Infine vorremmo voler verificare se oltre a dire la verità il politico che si vuole votare abbia mantenuto promesse fatte in precedenza o meno (questo vale ovviamente per i politici che sono già stati eletti in precedenza). Questo ulteriore controllo lo possiamo fare attraverso il sito Bacheca Politica, dove sono state inserite alcune promesse fatte dai politici e dove possiamo vedere quali sono state mantenute e quali no.
 

Con questo si conclude il viaggio nostro viaggio tra i siti internet che se usati bene possono essere una preziosa risorsa per aiutarci a fugare gli ultimi dubbi e a prendere una decisione informata.
 Non mi resta che concludere con un augurio: Buon Voto!!

Links:

Pagina Elezioni 2013 Ministero dell'interno:

Voi siete qui (di Openpolis):

Corriere della Sera, I costi dei programmi:

Pagella Politica:

Bacheca Politica:  

martedì 12 febbraio 2013

E tu dove sei?

Interessante questa iniziativa dell'associazione Openpolis, che permette attraverso 25 domande di aiutare a collocarci nell'offerta politica delle elezioni 2013.
Ovviamente test del genere vanno presi con le pinze, in quanto si basano sulle dichiarazioni pubbliche dei candidati e anche sui programmi elettorali (che si sa sono più linee guida che impegni concreti), ma rimane uno strumento utile per capire la posizine di alcune liste su alcuni arogmenti.
Per quanto mi riguarda, non ci sono sorprese, i partiti a me più vicini sono quelli che già ritenevo vicini alla mia idea di politica, anche se non è detto che il partito più vicino (in questo caso il PD) sia effettivamente quello in cui io mi riconosco.
Se volete fare il test anche voi cliccate questo link: http://politiche2013.voisietequi.it/


La mia Mappa.

mercoledì 19 dicembre 2012

#iostoconmarco

Nelle carceri italiane ci sono 140 detenuti ogni 100 posti letto, una situazione dichiarata insostenibile dallo stesso ministro Severino. Fino ad ora ci sono stati 93 morti di cui 50 suicidi, morti e suicidi che non colpiscono solo i detenuti ma anche le guardie carcerarie. Il carcere italiano è diventato sempre più un “deposito di corpi” che un sistema rieducativo. Per questa situazione l'Italia è stata più volte condannata sia dalla Corte Europea per i Diritti dell'Uomo, sia dall'Unione Europea stessa. Strettamente correlato al tema del sovraffollamento delle carceri c'è l'intasamento del sistema giudiziario sia penale che civile. Un processo in Italia dura molti anni (arrivando anche al decennio), questo fa si che da un lato molte persone vengono detenute illegalmente, in quanto potrebbero risultare innocenti (si stima che circa il 40% dei carcerati sia in attesa di giudizio), dall'altro porta chiunque senta il bisogno di avere giustizia a non avere la sicurezza che questa giustizia avvenga. La sicurezza di aver una sentenza in tempi brevi è importante per lo sviluppo del nostro paese, in quanto è una prerogativa necessaria per attrarre gli investimenti .

Per far in modo che questo problema emerga, e non continui ad essere ignorato in questi giorni lo storico leader del  Partito Radicale, Marco Pannella, sta seguendo uno sciopero della fame e della sete. La situazione della giustizia e dei carceri e un tema caro ai Radicali che da molto tempo cercano di far parlare di questo e di risolvere la situazione. La loro proposta è quella di indire un'amnistia. L'amnistia è quel procedimento tramite il quale, alcuni reati vengono “annullati”. Questo annullamento comporterebbe l'annullamento dei processi in corso e il rilascio di quei detenuti ricadenti nella casistica. Un provvedimento del genere se accompagnato da una riforma della giustizia (il come è aperto a discussione e non sono così informato per dare una mia opinione) porterebbe un alleggerimento non da poco al sistema italiano, sbloccherebbe risorse e potrebbe servire da nuovo inizio e a un rilancio anche economico. Mi rendo conto che sembra un po come dire “liberiamo i criminali”, ma va anche detto che la situazione in cui vivono i detenuti non è umanamente sostenibile e sicuramente non è per niente rieducativo e orientato al reinserimento nella società.

Adesso che il leader radicale rischia la morte, finalmente di questo problema se parla nei giornali e nei telegiornali....o meglio, a mio avviso si fa finta di parlarne. Da quello che vedo in TV (ma anche nei giornali che seguo online) l'attenzione è tutta focalizzata sul rischio di morte di Pannella, sulla sua volontà o meno di interrompere lo sciopero e sulla sfilata di personaggi famosi che (ora) si dichiarano solidali. Quello che manca è il (ri)lancio di una vera campagna di informazione riguardo la situazione italiana, andando ad approfondire i motivi della protesta e non solo la protesta. Di servizi di approfondimento non c'è traccia. Dove sono le immagini vere della situazione delle carceri? O i dati sulla situazione dei processi in Italia? È molto più importante sapere che Ruby è in Messico ( e dirlo in tutte le salse), piuttosto che spiegare come mai un processo di normale cittadino duri 7 anni, oppure è più importante vedere le (poche) spese degli italiani per natale, seguito da servizi analoghi sul comportamento dei greci o dei tedeschi, piuttosto fare il paragone con le carceri di questi paesi?

Detto questo non voglio sminuire lo sciopero di Marco Pannella, questo suo gesto che, abbracciando pienamente la logica della manifestazione non violenta, potrebbe portare all'annichilimento della sua persona in favore di un ideale di solidarietà e giustizia è ammirabile e andrebbe preso da esempio. Abbraccio e approvo pienamente questa causa, che non dovrebbe essere solo la causa di Pannella e dei Radicali, ma dovrebbe essere la causa di tutti, anzi, non dovrebbe proprio esserci il bisogno perché questa causa esita. Mi permetto però di muovergli una piccola critica, non ho apprezzato molto il fatto che il leader radicale ha posto come presupposto per interrompere lo sciopero l'adesione di alcune personalità famose alla lista che intende proporre chiamata “amnistia giustizia e libertà”. Comprendo le ragioni politiche che stanno alla base di questa decisione, ovvero quello di servire da incentivo per l'entrata in campo di elementi validi e di cercare di garantire una continua esposizione mediatica su questi argomenti, ma alle mie orecchie suona molto come un ricatto. Sembra quasi voler dire, “o obbligo qualcuno a condivide la mia causa e a cominciare a combattere per essa, oppure, io mi lascio morire”. Un ragionamento di questo genere va a ledere proprio uno dei valori che si cerca di difendere, ovvero quello della libertà. Mi rendo conto che confrontato a Marco Pannella io sono nessuno, ma ho voluto lo stesso esprimere la mia opinione.
Concludo ad ogni modo sperando che qualcuno accetti le condizioni di Pannella, e che egli interrompa lo sciopero, un portatore di idee e di insegnamenti come lui è molto più utile vivo che morto, e i martiri è meglio lasciarli al Vaticano.


Alcuni links:
Per saperne di più su Giustizia, Carceri e Economia:


Per avere un'idea della situazione delle carceri in Italia:


Per avere un'idea della situazione della giustizia in Italia:


Per vedere quante procedure di infrazione ha l'Italia:

mercoledì 7 novembre 2012

Consigli per Votare

Meme apparso sulla pagina di Game of Thrones

Oggi tutti parlano delle elezioni americane, e così ne parlo pure io. Non voglio però parlare del fatto che Obama è stato rieletto (Yahoo) ne del fatto che comunque avrà un mandato non tanto facile visto che una camera gli è contraria (bhooo), del fairplay dimostrato da Romney è tutto il giorno che ci assillano con queste storie. Voglio parlare di una cosa che mi ha colpito molto, e che non saprei come definirlo se non Facebook-vote-meme.
Meme postato sulla pagina della Marvel
Come consueto ogni mattina appena sveglio accendo il computer e davanti alla mia tazza di latte e cerali accedo a facebook (lo so male male male), quasi tutte le pagine facebook americane che seguo avevano postato un meme che incitavano ad andare a votare, con le foto dei loro prodotti o dei personaggi (la maggior parte di queste pagine sono di serie televisive) associate al fatto di andare a votare. Certo capisco la logica commerciale che ci stà dietro, ovvero nel giorno in cui la parola maggiormente cercata sarà “vote”, facciamo dei post con questa parola oppure vista in un altro modo nel giorno in cui si suppone che la maggior parte delle persone che mi seguono vanno a votare, faccio dei post su questo in modo da far sentire il mio marchio più vicino a loro.
Meme postato sulla pagina di Andrew Christian
Questo comunque non mi ha impedito di rimanere senza parole, in primis perché questi messaggi sollecitavano i followers di quella pagina ad andare a votare, senza prendere nessuna posizione per l'uno o l'altro candidato e poi per il semplice fatto che ci fossero dei messaggi del genere. Insomma si parla tanto (e si demonizza molto) il sistema Capitalistico\consumistico che, secondo alcuni, ha levato di mano ai cittadini ogni potere decisionale (tanto è l'economia che detta le regole/ e poi vediamo che (almeno su facebook) coloro che potrebbero beneficiare maggiormente dal fatto che i cittadini non vadino a votare esortano le persone a votare? 
Secondo me è fantastico quello che è successo, non so se questa pratica sia una consuetudine, quindi non so se sia una cosa tipica del sistema americano, ma mi chiedo, perché anche in Italia non potremmo fare la stessa cosa? In un paese dove l'astensionismo sta aumentando vertiginosamente perché le nostre industrie\aziende non prendono esempio e adottino questo tipo di pubblicità? Non sarebbe male, e forse a qualcosa servirebbe.

Meme postato sulla pagina di True Blood con il commento "Don’t be a fool. LIKE this if you voted today"