venerdì 2 novembre 2012

Andrea's Readings #6 - Sul Sentiero di Reitia

Durante le giornate di Libri in Cantina, annuale fiera del libro aperto alle piccole case editrici che svolge al castello di Susegana (TV) ho acquistato il libro “Sul sentiero di Reitia” di Mariangela Mariga edito dalla Anguana Edizioni.
Sono stato attratto da questo libro principalmente dal titolo; reminiscenze elementari (o meglio tutta la terza elementare passata a studiare i paleoveneti) mi ricordavano che Reitia era la Dea adorata dagli antichi veneti. Come spesso accade anche la copertina, che mostra una donna-guerriera con il suo cavallo, ha attirato la mia attenzione.
Un altro fattore che è stato determinante nella mia decisione di leggere questo libro è stata l'ambientazione del racconto ovvero in Veneto (in particolare in un veneto medievale) ma questo medioevo e questo Veneto non sono quelli storici. L'autrice infatti ha riscritto la storia ed ipotizza che l'espansione dell'impero romano sia stato contenuto da un'alleanza tra i Veneti e Celti. Questa alleanza ha portato alla formazione della Federazione delle Libere nazioni che si estende dalla penisola iberica fino all'impero di Alessandro magno (che non è morto giovane e quindi ha potuto consolidare il suo regno), mentre in Italia confina con l'impero romano all'altezza degli appennini settentrionali.
Dunque la mia vena regionalistica, che mi ha fatto pensare “Che bello, un fantasy ambientato in veneto e che richiama la spiritualità pre-crisitana”, la mia vena fantapolitica che mi ha portato ad immaginare intrighi e tradimenti tra regni (che potenzialmente potrebbero essere esistiti) e la mia passione per le donne guerriere (da Xena a Buffy passando per Aspen e Witchblade) mi hanno indotto ad acquistarlo.
La storia narra le avventure di Benetika, errante sacerdotessa di Reitia (Ordine religioso femminile la cui casa madre è in veneto) guerriera e guaritrice (unico caso al mondo) dotata di alcuni poteri sovrannaturali definiti “il dono di Reitia” che le danno (sembra per periodi limitati) una sorta di super-velocità e la capacità di ragionare velocemente.Nella prima parte del libro Benetika incontra un gruppo di esiliati fedeli a Morgan, un Duca spodestato illegittimamente dal proprio cugino, e decide di restare con loro ad aiutarli anche perché si innamora del Duca esiliato. Nella seconda parte del libro Benetika viene accolta nella corte del rè del Veneto dove dovrà accudire il principe, ferito in un agguato.
Mi è piaciuto molto lo stile di scrittura dell'autrice, molto lineare ed immediato. Una scrittura che ti prende, ti assorbe e ti fa venir volgila di leggere tutto d'un fiato il libro. Anche i tempi del racconto sono coinvolgenti, leggi con la voglia continua di sapere che cosa succede dopo. Non vengono risparmiati dettagli sui costumi e l'abbigliamento dell'epoca, cosa che aiuta a entrare nel romanzo, ne vengono risparmiati i dettagli cruenti della battaglia. I dettagli sulla spiritualità e sulle tradizioni non vengono risparmiati (è stato fatto un buon lavoro di ricostruzione) così come ho molto apprezzato l'accuratezza nella descrizione di come Benetika usi le erbe per curare.
Nonostante tutte queste note positive, non posso esimermi da farne alcune critiche. L'amore tra Benetika e Morgan è il motivo trainante del libro. Amore che viene descritto spesso nei dettagli carnali. Proprio questo eccessivo accento all'amore carnale, tanto che in alcuni momenti mi sembrava di star leggendo un harmony, ma ha lasciato un poco perplesso.
Come dicevo, visto il setting innovativo e interessante, mi aspettavo di leggere qualcosa che avesse a che fare proprio con questo scenario che invece sembra sia stato creato solo per spiegare la geografia e il motivo per cui il culto della Dea Reitia persistesse in epoca medievale. Inoltre benché alcuni rituali siano stati spiegati a fondo così come la spiritualità politeista, con tanto di formule e spiegazioni delle differenze usanze tra celti e veneti, poca attenzione e spiegazioni sono state date all'ordine sacerdotale a cui appartiene Benetika. Altro punto dolente è il fatto che le capacità di Benetika sono date per assodate, nessuna spiegazione o congettura sulla loro origine, così come per il fatto che benché venga ripetuto più volte che Benetika sia l'unica ad essere sia sacerdotessa che guerriera e che questo è una cosa particolare, poche spiegazioni o almeno congetture sul perché e sui metodi di apprendimento delle sacerdotesse vengono fornite. Ancora, tra la prima parte del libro e la seconda parte c'è un intermezzo di due pagine dove viene spiegato cosa accade durante sette anni di pellegrinaggio di Benetika. Gli avvenimenti presenti in questo intermezzo vengono poi spesso richiamati nella seconda parte del libro, l'impressione che ho avuto è stata che questo intermezzo sia stato in realtà un taglio di alcuni capitoli ed infatti a volte sentivo la necessità di avere maggiori dettagli riguardo gli anni precedenti a quelli raccontati nella seconda metà del libro.
Concludendo posso affermare che dal punto di vista della scrittura, dello svolgimento del racconto e del setting il libro si presenta in maniera innovativa e molto scorrevole, ad ogni modo credo che ci siano molte cose da sviluppare e un enorme potenziale da esplorare...magari in un possibile prequel\sequel???

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