Pane e Fragole di Mauro pigozzo edito da Aurelia Edizioni non è un
libro, è un esperienza multi-sensoriale è un insieme di odori,
musica e letteratura.
Pane e Fragole narra
parallelamente le vicende di un ragazzo dei giorni nostri che sta
finendo le scuole superiori e si appresta a decidere che cosa farà
della sua vita. Indeciso se andare all'università o meno con poche
prospettive davanti a sé visto la crisi che imperversa. Il
ritrovamento di una foto del matrimonio dei suoi genitori da lo
slancio alla narrazione degli eventi del passato, che hanno portato
al suo concepimento. La narrazione si sposta dunque a metà anni 90,
in cui 4 giovani trentenni, anche loro con poche prospettive per il
futuro visto il momento difficile dei licenziamenti per
delocalizzazione, decidono di collaborare assieme e di gestire un
bar.
Divisa tra passato e
futuro, la narrazione dei due filoni temporali è destinata ad
incrociarsi nel finale che rappresenterà la conclusione della vita
passata e l'inizio di un nuovo (possibile) racconto.
Mentre leggi questo libro
sei circondato dal profumo di Menta, Fragola, Pane fresco e terra
bagnata. Ogni personaggio in questo libro ha un suo odore, un aroma
che lo identifica, un profumo che si mescola con gli odori degli
altri personaggi, intrecciandosi, mescolandosi e unendosi. Leggere
questo libro è come ascoltare un antologia musicale rock anni 90,
molte le canzoni citate dando la giusta colonna sonora agli eventi
narrati. Molte anche le citazioni cinematografiche, sopratutto a
Quentin Tarantino e letterarie, maggiormente opere contemporanee
italiane. Questo libro ti permette di scoprire il passato, vivere il
presente e immaginare il futuro.
Per chi come me vive
nella campagna delimitata dal triangolo
Castelfranco-montebelluna-bassano, e ha vissuto in questo ambiente
durante le superiori, questo libro è anche un viaggio nei ricordi
difatti si fanno spesso riferimenti a concerti, festival e luoghi che
spesso frequentavo ai tempi del liceo. (Fuochi fatui, i concerti del
Deliriocaneva, il Vinile giusto per citarne alcuni).
Insomma questo libro che
non è un semplice libro ma appunto un viaggio sensoriale, un libro
che dovrebbe essere letto da tutti, dai giovani ventenni, meno
giovani trentenni e quarantenni perché il messaggio che secondo
lanciato è quello di non disperare mai. Anche se tutto sembra
negativo, basta rimboccarsi le maniche per cambiare le cose e se
proprio non dovesse essere così arriverà il tempo in cui le cose
che ci sembravano insormontabili e i limiti invalicabili non avranno
più importanza.
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